La pigrizia è la ruggine dell’anima

Fondamentalmente sono una persona pigra, anche se cerco di reagire.

La mia definizione di pigrizia

La pigrizia nasce dal modo con cui si affronta la vita, dal nostro atteggiamento mentale. Essere pigri significa porsi in modo passivo verso le giornate.

Un pigro fa fatica ad alzarsi dal letto, non si muove finché non è proprio indispensabile, si adegua alle scelte degli altri pur di non prendere decisioni proprie o di non attivarsi in prima persona nell’organizzare qualcosa.

La definizione Treccani

Pigro si dice di persona che, per natura, rifugge dalla fatica, dallo sforzo, dall’impegno fisico o intellettuale, e dall’azione in genere, o che agisce e opera con lentezza e senza entusiasmo […]

Le conseguenze di un atteggiamento pigro

In questo modo, si permette agli altri di vivere la nostra vita e di prendere decisioni per noi. È come se un pigro fosse spettatore della sua stessa esistenza.

La realtà è un po’ diversa perché è raro trovare una persona che viva la propria vita completamente in modo passivo, mentre è più frequente che, solo per alcuni aspetti e in taluni ambiti, si lascia correre e ci si adegua.

Qual è allora la chiave che apre il portone delle cose che interessano davvero e per cui si è disposti a mettersi in gioco?

La motivazione

La motivazione nient’altro è che quell’impulso che dà la carica per affrontare le cose, che spinge a fare, lo stimolo che dà l’energia che serve per radunare le forze e agire.

Ma da dove arriva questa motivazione che ti coglie all’improvviso e ti  conduce ad agire?

Gli stimoli

Gli stimoli che abbiamo possono essere di diverso tipo.

Possono essere stimoli inconsci, tipo i bisogni primari (abbiamo fame: facciamo la spesa e cuciniamo…) o bisogni di salvezza (in una situazione di pericolo, non ci pensi nemmeno, scappi). Oppure possono essere stimoli consapevoli, tipo bisogni legati all’affettività (i bisogni primari dei neonati diventano nostri bisogni affettivi: il neonato piange perché ha fame e la mamma si alza e lo allatta; oppure sentiamo il bisogno di abbracciare chi si ama: lo raggiungiamo ovunque sia). Ci sono anche i bisogni di prestigio o di stima (ci impegniamo particolarmente in un lavoro per ricevere una gratificazione a cui teniamo) e infine ci sono i bisogni della realizzazione di noi stessi (quando cerchiamo di ottenere qualcosa per noi stessi o di migliorarci).

Quindi l’uomo agisce, sconfiggendo la propria pigrizia, quando vuole raggiungere un risultato che gli interessa.

In fin dei conti, tutti gli esempi, che ho elencato sopra, sono vere e proprie necessità per l’essere umano e quindi è la stessa natura intrinseca dell’uomo a darci la spinta, la motivazione per agire.

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